venerdì 4 maggio 2012

L'Italia sono anch'io...ma non posso votare!

Le elezioni amministrative sono alle porte, 
ma molti non possono votare.


Il 6 e il 7 maggio 2012 ci saranno le elezioni amministrative. Sappiamo che in democrazia non conta solo il diritto di voto; democrazia è anche sinonimo di diritti, di uguaglianza e di libertà. Ma come chiamare un paese dove di anno in anno, di elezione in elezione aumenta il numero delle persone cresciute in Italia, ma che sono private del diritto al voto?
Il tema del suffragio universale torna d'attualità, sebbene si tratti di elezioni locali e, in tempi di tagli drastici e di recessione, il potere delle amministrazioni comunali siano davvero limitati. Il problema, però, non è quello sull'utilità del voto o meno, che ogni elettore dovrebbe valutare indipendentemente. Il problema è che c'è una parte importante di giovani e meno giovani che vorrebbero votare, ma non possono. Sono un pezzo d'Italia, ma sono considerati stranieri.
Per questo serve una riforma della legge sulla cittadinanza e sulla partecipazione politica locale. Il Comitato nazionale della Campagna "L'Italia sono anch'io" denuncia che circa il 5% (con punte del 15%) della popolazione residente nei Comuni non può votare, venendo di fatto esclusi materialmente e simbolicamente dalla possibilità di decidere cosa fare sul proprio territorio.
Ci sono candidati di origine straniera, ma sono davvero pochi. Eppure avrebbero modo di dare un aiuto importante all'integrazione e allo sviluppo di politiche innovative; in particolare le seconde generazioni, che più di altri subiscono questa democrazia limitata.
Per denunciare questa ingiustizia, il Comitato "L’Italia sono anch’io" distribuirà nei prossimi giorni un adesivo con la frase: "Io non posso votare". L'obiettivo dell'iniziativa, alla quale aderiamo, è quello di avere una nuova legge sulla cittadinanza e sulla partecipazione politica, che è stata firmata da oltre centomila elettori e che, per ora, giace in Parlamento.

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