domenica 13 novembre 2011

Accordo di Integrazione e permesso a punti

E' stato pubblicato il regolamento, entrerà in vigore tra quattro mesi e riguarderà solo i nuovi arrivati.
Prevede di mparare l'italiano e l'educazione civica, mandare i figli a scuola, in generale  “rigare dritto”.  Sono gli impegni che da marzo dovrà onorare chi viene in Italia, se vuole continuare a vivere qui. 
E' arrivato in Gazzetta Ufficiale il regolamento sull'accordo di integrazione tra lo straniero e lo stato. Istituisce il cosiddetto “permesso a punti”, un sistema di “premi e punizioni” legati al comportamento degli immigrati in base a parametri scelti dal governo uscente.

L’accordo dovrà essere firmato presso lo  Sportello unico per l’immigrazione o in Questura dai cittadini stranieri che hanno almeno sedici anni, ma non è retroattivo. Scatterà infatti solo per quelli che entreranno in Italia dopo l’entrata in vigore del regolamento e chiederanno un permesso di soggiorno della durata di almeno un anno. 

Firmandolo ci si impegna a conseguire entro due anni una conoscenza poco più che elementare (livello A2) dell’italiano e una conoscenza “sufficiente” dei “principi fondamentali della Costituzione”, delle ”istituzioni pubbliche” e “della vita civile in Italia”, in particolar modo per quanto riguarda sanità, scuola, servizi sociali, lavoro e obblighi fiscali. Ci si impegna poi a far frequentare ai figli la scuola dell’obbligo e si dichiara di aderire alla “Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione” del ministero dell’Interno.

Entro tre mesi  dalla firma si deve seguire un mini-corso gratuito di “formazione civica e informazione sulla vita civile” che dura tra cinque e dieci ore, svolto nella propria lingua d'origine o, se questo non è possibile, in una lingua a scelta tra: inglese, francese, spagnolo, arabo, cinese, albanese, russo e filippino. In questa occasione si ricevono anche informazioni sulle “iniziative a sostegno del processo di integrazione” (come ad esempio corsi gratuiti di italiano) attive nella provincia.

L’integrazione si misura con dei punti (o crediti), sedici dei quali vengono assegnati automaticamente alla firma dell'accordo. I punti sono associati alle conoscenze linguistiche, ai corsi frequentati e ai titoli di studio di ogni straniero, così come a determinati comportamenti, come la scelta del medico di base, la registrazione del contratto d’affitto e le attività imprenditoriali o di volontariato. I punti però si perdono in caso di condanne penali anche non definitive, misure di sicurezza personali e illeciti amministrativi e tributari.

A due anni dalla firma, lo Sportello Unico per l’Immigrazione esamina la documentazione presentata dallo straniero (attestati di frequenza a corsi, titolo di studio ecc.) o, se questa non c’è, lo sottopone a un test. In entrambi i casi la verifica si chiude con l’assegnazione di un punteggio: da trenta punti in su, l’accordo si considera rispettato, da uno a ventinove si viene “rimandati”, con l’impegno a raggiungere quota trenta entro un anno, ma se i punti sono zero o meno si perde il diritto di soggiornare in Italia e scatta l’espulsione.

Il Ministero dell’Interno curerà un’anagrafe dei firmatari dell’accordo di integrazione, nel quale saranno registrati anche tutti i punteggi, le cui variazioni verranno di volta in volta comunicate ai diretti interessati. Questi potranno naturalmente accedere all’anagrafe anche per controllare la loro posizione.

Una vera e propria rivoluzione per l'immigrazione in Italia, ma ci sarà tempo per prepararsi. Il regolamento sull'accordo di integrante infatti in vigore  centoventi giorni dopo la sua pubblicazione: l' appuntamento è fissato al 10 marzo 2012.





Fonte: www.stranieriinitalia.it

sabato 22 ottobre 2011

15° Censimento Istat 2011





Sul sito Stranieri in Italia sono disponibili delle  guide in lingua a supporto della compilazione del questionario. Spiegano come rispondere domanda per domanda. Disponibili in due versioni, una per il questionario rosso, l’altra per quello verde.


La non compilazione del questionario, oltre a una sanzione amministrativa - ha come conseguenza la cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente (art. 11, c – D.P.R.223/89). Ciò implica una serie di ricadute immediate anche piuttosto gravi: l’anzianità di residenza è infatti requisito per richiedere l’accesso a prestazioni sociali, ai bandi dell'Edilizia residenziale pubblica e, in specifico per le persone straniere, può implicare conseguenze per l’ottenimento della cittadinanza.


Vi ricordiamo che c'è tempo fino al 20 Novembre 2011 per poterlo compilare insieme ai rilevatori o consegnare presso i Centri di raccolta Territoriali e data ultima per la consegna è il 31 Gennaio 2012 per i residenti nel Comune di Terni




mercoledì 12 ottobre 2011

Campagna Nazionale "L'ITALIA SONO ANCH'IO"






Anche la Regione Umbria ha costituito un Comitato per organizzare la Campagna per i diritti di cittadinanza e il diritto di voto per le persone di origine straniera “L’Italia sono anch’io”.

In particolare la raccolta firme è per due proposte di legge di iniziativa popolare:

- Nuove norme sulla cittadinanza;

- Norme per la partecipazione politica e amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e nazionalità.

La campagna nazionale è promossa da 19 organizzazioni della società civile: Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 - Seconde Generazioni, Tavola della Pace e Coordinamento nazionale degli enti per la pace e i diritti umani, Terra del Fuoco, Ugl Sei e dall’editore Carlo Feltrinelli. Presidente del Comitato promotore è il Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio.

In Umbria hanno aderito: Comitato Primo Marzo di Perugia,Tavola della Pace, Consulta per l’Immigrazione Comune di Perugia, “Libera” di Perugia e Terni, Coordinamento Enti Locali, Associazione  “Il Pettirosso”, Dipartimento Sociale del PD Umbria, Comitato permanente per l'integrazione socio-culturale dei migranti di Spoleto, Casa dei Popoli di Foligno. Anolf Umbria
ARCI Umbria, CGIL Umbria, SEL Umbria, Forum Immigrazione PD, Rete G2 Perugia.

Per maggiori informazioni potrete contattarci all’indirizzo email: litaliasonoanchio.umbria@gmail.com e consultare il sito internet: www.litaliasonoanchio.it