mercoledì 19 marzo 2014

Consulta per l'integrazione; eletta la Presidente. Cosa domandarle?



Il 12 marzo 2014, con 14 voti su 22 presenti, Ines Nenita Magmanlac è stata scelta come Presidente dalla Consulta comunale per l’Integrazione. La neo-eletta, dopo aver ringraziato l'Amministrazione comunale di Terni “per l’impegno, la saggezza e anche per l’unanimità delle decisioni", coordinerà le attività della Consulta nell'interesse "di una città moderna e di tutta la sua popolazione della quale noi immigrati ci sentiamo di fare parte a tutti gli effetti”. 

Ines Nenita Magmanlac sarà ospite della trasmissione radiofonica Ondemigranti. 
Cosa vorreste domandarle?

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domenica 10 febbraio 2013

Scuola e Migrazioni








La ricerca del MIUR “Alunni con cittadinanza. Scuole statali e non statali – A.s. 2010/2011” offre alcuni dati importanti per capire la presenza di bambini e bambine stranieri nelle scuole. Sono 711.046 gli alunni con cittadinanza non italiana e rappresentano il 7,9% del totale degli alunni presenti nelle scuole, di questi 254.644 sono iscritti alla scuola primaria. La regione italiana con più alunni stranieri è la Lombardia (24,3%) e la regione con l'incidenza più alta è l'Emilia Romagna (14%). La maggior parte degli iscritti frequenta la scuola primaria sono cittadini rumeni, seguiti dagli albanesi e marocchini. Aumentano gli alunni con cittadinanza non italiana nati in Italia. In Umbria sono 7.662 gli studenti nati in Italia con cittadinanza non italiana, su un totale di 16.282, di cui 3.470 presenti nella provincia di Terni e 13.680 nella provincia di Perugia.
Durante la trasmissione abbiamo avuto modo di ascoltare l'esperienza di Gina Dumitriu, presidente dell'Ass. Fiore Blu di Terni. Dall'intervista che ci ha rilasciato emerge come gli stranieri, presenti nella nostra città, si trovano di fronte alla difficile scelta di ritornare nel proprio paese d'origine a causa della crisi economica che sta attraversando il nostro paese. Questo rientro “forzato” genera un incremento dell'abbandono scolastico dei figli inseriti nella scuola italiana, costretti a seguire il percorso migratorio, di ritorno, della propria famiglia. Il principale problema che ci ha sottolineato Gina Dumitriu è il reinserimento nella scuola del paese d'origine, infatti spesso bambini e bambine cresciuti in Italia perdono il contatto con la cultura e sopratutto con lingua dei genitori. Bambini che sono cresciuti imparando la lingua italiana si ritrovano così a dover ripercorrere il percorso di apprendimento della lingua del paese d'origine. La maggior parte delle famiglie migranti pensano all'Italia o al paese di immigrazione come soluzione definitiva, trovandosi in difficoltà nel caso si un rientro. Gina Dimitriu propone un modello di “scuola europea” che permetta di studiare, come seconda lingua, la lingua del paese di origine.
Le scuole europee sono caratterizzate da un programma comune frutto dei programmi scolastici nazionali dei 27 paesi membri e da un insegnamento delle lingue particolarmente avanzato. Le scuole ospitano diverse sezioni linguistiche nelle quali si mescolano diverse culture portando così gli allievi a sviluppare una profonda apertura nei confronti della diversità.

martedì 29 gennaio 2013

Bando di concorso per giovani scrittori



CHI LEGGE SCRIVE IL MONDO


Bando di concorso 
per giovani scrittori sul tema delle migrazioni

a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Il Pettirosso


Attraverso la scrittura di un testo, si chiede ai partecipanti di raccontare la propria esperienza, mediata o immaginata della migrazione a partire da una nuvola di argomenti: un incontro particolare, un vissuto personale e/o familiare, l’abbandono della propria terra natale, la riscoperta di un'altra vita altrove, l'arrivo e la partenza, il viaggio e il ritorno, la vita transnazionale, l’incontro/scontro con una nuova lingua, una nuova cultura, una nuova società, il rapporto con persone e abitudini diverse, esotiche, bizzarre, curiose, il rapporto con gli altri, la convivenza, nuove esperienze comuni, l’amicizia, l’amore, le difficoltà, le incomprensioni e i fraintendimenti.

Chi può partecipare
Il concorso è aperto ad alunni italiani e/o stranieri, di età compresa tra i 7 e i 14 anni ed iscritti nelle scuole della provincia di Terni. I partecipanti potranno organizzarsi anche in forma collettiva (classe, gruppo di lavoro, gruppo informale, coppia ecc...) oltre che individuale.

Cosa scrivere
I partecipanti dovranno scegliere se produrre un racconto, un saggio breve o una poesia senza altri vincoli. Ogni partecipante potrà inviare un solo testo.

Quando
L’iscrizione al concorso dovrà avvenire entro lunedì 11 febbraio 2013. Gli elaborati dovranno essere consegnati entro venerdì 15 marzo 2013


Come
L’iscrizione al concorso si completa attraverso l’invio dell’apposito modulo compilato al numero di fax: 0744 441223 (bct - biblioteca comunale terni, all’Att.ne della Sala Tweenager) o all’email: bcttweenager@comune.terni.it oppure attraverso la consegna del modulo presso: Sala Tweenager della bct - biblioteca comunale terni - Piazza della Repubblica, 1 - 05100 - Terni - terzo piano

L’elaborato dovrà essere consegnato in originale presso: Sala Tweenager della bct - biblioteca comunale terni - Piazza della Repubblica, 1 - 05100 - Terni - terzo piano

La partecipazione è gratuita. Gli elaborati saranno restituiti.

Perché
Nella convinzione che la scrittura e la narrazione abbiano il compito di unire, più che dividere, e siano in grado di abbattere i muri della diffidenza e del pregiudizio, vorremmo dare agli alunni la possibilità di confrontarsi attraverso la parola sulle rispettive visioni del mondo e sulle esperienze – comuni a tutti noi – della migrazione e dell’incontro.

Le opere verranno distinte in sei sezioni in base alla natura del testo (racconto, poesia, saggio breve) e all'autore (individuale o collettivo). Gli elaborati che risulteranno vincitori o che riceveranno una menzione speciale da parte della giuria – in base a criteri di originalità, attinenza al tema, coesione, maturità, pregevolezza stilistica ed espressiva – verranno raccolti, pubblicati e presentati alla cittadinanza. I vincitori, inoltre, riceveranno un premio.

Saranno proclamati vincitori i primi classificati di ogni sezione.


La premiazione si svolgerà presso la bct - biblioteca comunale terni entro venerdì 22 marzo 2013.

La giuria sarà composta da 3 persone nominate dall'Associazione Il Pettirosso, dal Comitato Ternano per i Diritti Umani e la Pace e dalla bct - biblioteca comunale terni (Comune di Terni).


Per ulteriori informazioni
Bct - biblioteca comunale terni - Sala Tweenager: 0744 549078
oppure Associazione Il Pettirosso: 328 4688743

Il progetto “Chi legge scrive il mondo” è stato finanziato dalla Regione Umbria ai sensi della L.R. 18/90 nel quadro degli interventi annuali in materia di immigrazione e intercultura. Il progetto è realizzato dall'Associazione di Promozione Sociale Il Pettirosso, in collaborazione con Comune di Terni, bct - biblioteca comunale terni e Comitato Ternano per i Diritti Umani e la Pace.



giovedì 27 dicembre 2012

SOS Rosarno


Lo sfruttamento dei lavoratori nelle campagne è ormai diffuso in tutto il territorio del nostro paese. Lavoratori “invisibili”, sfruttati da un sistema di caporalato e dalle agro mafie. Ogni anno, secondo il rapporto su caporalato e agromafie curato da Flai Cgil, lavorano nelle campagne circa 700mila lavoratori stranieri regolari e irregolari per permettere l'arrivo del cibo sulle nostre tavole. Lo sfruttamento non riguarda solo il sud ma anche regioni come Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Il lavoro svolto viene, spesso, pagato a cottimo, ovvero 3,5 euro il cassone per la raccolta dei pomodori  o 4 euro l'ora nelle campagne del Piemonte, il tutto senza contratto per giornate lavorative di 12/16 ore. Nonostante le nuove norme sul caporalato entrate in vigore nel settembre 2011 e nel luglio 2012, che hanno introdotto il reato di caporalato e la possibilità di concedere il permesso di soggiorno ai lavoratori che denunciano i propri sfruttatori, la situazione non è migliorata.
Nel frattempo però a Rosarno e nella piana di Gioia Tauro arrivano i lavoratori per la raccolta degli agrumi. Giuseppe Pugliese, portavoce dell'associazione Africalabria, durante l'intervista  andata in onda Martedi 11 dicembre, ci ha delineato il quadro dell'attuale situazione.
Sono  diversi i motivi dell'attuale crisi, da una parte il clima, che quest'anno non è stato dei migliori per gli agrumi e in particolare per le clementine, accompagnato da una  crisi strutturale che ricade inevitabilmente sui lavoratori stagionali. 
E' necessario denunciare il modo di fare accoglienza nel nostro paese, ad oggi non vi è nessun intervento nei confronti dei comuni di Rosarno e San Ferdinado ma un continuo rimpallo di responsabilità. Le tendopoli con una capienza massima di 280 persone "accolgono" 700 ragazzi, obbligati a sistemarsi intorno con ricoveri di fortuna identici a quelli che si sono cercati di evitare l'anno scorso. La situazione è identica, persone che vivono ancora senza acqua calda e con un solo bagno. Si sono ricreati i ghetti denunciati da Africalabria l'anno scorso ma senza nessun tipo di intervento.
Tra le cause di questa situazione c'è anche la politica agricola comunitaria e la grande distribuzione che impone costi bassi che inevitabilmente ricadono sul lavoratore. 
Un esempio, venti anni fa chi raccoglieva clementine prendeva dalle 1400 alle 1800 Lire al kg, oggi un produttore prende sulla pianta 18 centesimi. Data questa situazione, le possibilità sono tre: l'abbandono della terra, l'esproprio o un risparmio sulla manodopera. Attualmente si pagano 25 euro al giorno per bracciante e questa situazione genera  tensione. Le rivolte del 2010 sono accadute perchè una parte dei lavoratori ha perso la testa dopo l'ennesima aggressione violenta. 
La posizione giuridica dei lavoratori presenti a Rosarno è abbastanza variegata, vi sono rifugiati, titolari di protezione sussidiaria, umanitaria e titolari di permesso di soggiorno temporanei, gli irregolari sono sempre meno. 
Le arance arrivano sulle nostre tavole macchiate del sangue di chi lavora e le normative non bastano, perché se c'è una situazione di crisi e non si interviene in modo strutturale la situazione non può migliorare.
in tutto ciò però nascono anche esperienze positive, come sla campagna SOS Rosarno, in grado di dimostrare che è possibile produrre, senza sfruttare, senza usare pesticidi, in maniera naturale con un prezzo conveniente al consumatore e che retribuisce il produttore equamente (42 euro al giorno con contratto e contributi) è una cosa piccola ma ci dimostra come è possibile  migliorare la situazione. 







Per ordinare le arance e clementine della campagna SOS Rosarno contattare la cooperativa Monimbò in Umbria telefonicamente allo 0744 428093 (Terni) 075 5731719 (Perugia)