lunedì 9 gennaio 2012

Contributo per il rilascio ed il rinnovo del permesso di soggiorno

Nella Gazzetta ufficiale del 31 dicembre scorso è stato pubblicato il Decreto del 6 ottobre 2011 che prevede una tassa che va dagli 80 ai 200 euro per chi chieda il rilascio o l'ennesimo rinnovo del permesso di soggiorno. Soldi che vanno ad aggiungersi a quanto gli stranieri residenti in Italia già versano per i costi amministrativi della pratica.
Il "Contributo per il rilascio e il rinnovo del permesso  di  soggiorno" è previsto dal decreto del 6 ottobre 2011 dell'ex ministro dell'Economia, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. La tassa varia a seconda del tipo di permesso richiesto: "La misura del contributo per il rilascio e rinnovo  del permesso di soggiorno a carico dello straniero di età superiore  ad anni diciotto è determinata come segue: 
Euro 80,00 per i permessi di soggiorno di durata superiore  a tre mesi e inferiore o pari a un anno; 
Euro 100,00 per i permessi di soggiorno di durata superiore a un anno e inferiore o pari a due anni; 
Euro 200,00 per il rilascio del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo". 
La nuova tassa agirà dal 30 gennaio prossimo e non si applicherà ai richiedenti asilo.

I soldi così incassati dallo Stato andranno per in Fondo rimpatri, "finalizzato a finanziare  le  spese connesse  al  rimpatrio  dei  cittadini  stranieri  rintracciati  in posizione irregolare sul  territorio  nazionale  verso  il  Paese  di origine", in parte andranno al ministero dell'Interno per finanziare le attività di "ordine pubblico e sicurezza" del dipartimento della Pubblica sicurezza e le attività di accoglienza di competenza del Dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione.

In questi giorni sono ci sono state numerose polemiche ma eliminare il il nuovo contributo sarà difficile, soprattutto in tempi brevi. Bisognerebbe infatti modificare la legge sulla sicurezza del 2009, che l'ha istituito, e quindi tentare la strada parlamentare sfidando il veto di Lega e Pdl.
Intanto però il governo cerca di ridurne gli effetti. 
“Fin dai prossimi giorni  sarà analizzata, d’intesa con il Ministero dell’Economia, la possibilità di introdurre una sostanziale riduzione degli importi del contributo, anche prevedendo esenzioni per particolari situazioni di reddito o composizione del nucleo familiare” ha spiegato giovedì sera il sottosegretario all’Interno Saverio Ruperto.
La revisione del contributo dovrebbe insomma tutelare redditi bassi e famiglie numerose. Il nuovo esecutivo sembra però aver chiaro anche quanto è ingiusto chiedere soldi a chi ha il permesso di soggiorno per finanziare le espulsioni.
“Una cosa – ha sottolineato Ruperto -  è contribuire, giustamente, alla copertura dei costi amministrativi legati al rilascio del permesso di soggiorno e alle altre attività connesse alla gestione del fenomeno immigratorio, altra cosa è invece aver introdotto un contributo a carico degli immigrati regolari, destinato al sostegno dei costi dei rimpatri degli irregolari”.

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